col suo vestito di sangue
si mostrò superba
ostentando la sua pazzia.
Il dolore ha reso le nuvole grigie,
gli uccelli sono volati via spaventati,
una pioggia nera è scesa negli animi,
la poesia ha smesso di parlare con l'amore
e ha pianto lacrime blu di livore.
Vive solo il dolore che non guarda
oltre il muro di nebbia che offusca,
superarlo, scavalcare la violenza
lo farà smettere di essere qui
a gonfiarci il cuore di furore.
Sul limite della sofferenza verrà
la moderazione a illuminare
e allora capiremo cosa revisionare,
appureremo il nostro ruolo.
Per ora da quelle ceneri non si alzino
fumi di vendetta che genera vendetta,
questo odore di concordia farà uscire
i maiali dal cortile e li porterà a brucare
fiori di loto nei pascoli della fratellanza.
Dimenticare sì dimenticare la rabbia
che abbiamo loro donato con leggerezza.
Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941