domenica 28 giugno 2015

Onde

Il mio vestito leggero 
è soffiato dal vento 
mentre sul molo granelli 
di sabbia mi levigano il viso. 
Questo pontile che si infila nell'azzurro 
permette che tutto il mare 
che il mio sguardo può contenere, 
bussi alla porta della mia smania. 
Qui è scesa la montagna 
a bagnarsi i piedi che le onde 
abbracciano e schiaffeggiano
con urla soffocate come 
per ghermire la sua onestà. 
Qui tra cielo e mare, 
tra nostalgia e rimpianto, 
una lacrima assorbe il vizio 
e la verità non si lascia vedere. 
Distillato di luce riempie la scena 
e forse alle spalle del monte 
c'è un sentiero che porta là dove 
il presente è sostenuto dal passato 
senza chiedere o offrire e dove 
la poesia ha significato 
concreta logica di essere sé stessa. 
Un piccolo granchio arancione 
fugge l'onda che l'afferra
più volte e lo rivolta senza successo. 
Il mare ora arriva, ora parte 
ora ti dona, ora si riprende 
quello che ti ha appena donato,
fa come fa la bizzarra sorte. 
          Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 





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