è soffiato dal vento
mentre sul molo granelli
di sabbia mi levigano il viso.
Questo pontile che si infila nell'azzurro
permette che tutto il mare
che il mio sguardo può contenere,
bussi alla porta della mia smania.
Qui è scesa la montagna
a bagnarsi i piedi che le onde
abbracciano e schiaffeggiano
con urla soffocate come
per ghermire la sua onestà.
Qui tra cielo e mare,
tra nostalgia e rimpianto,
una lacrima assorbe il vizio
e la verità non si lascia vedere.
Distillato di luce riempie la scena
e forse alle spalle del monte
c'è un sentiero che porta là dove
il presente è sostenuto dal passato
senza chiedere o offrire e dove
la poesia ha significato e
concreta logica di essere sé stessa.
Un piccolo granchio arancione
fugge l'onda che l'afferra
più volte e lo rivolta senza successo.
Il mare ora arriva, ora parte
ora ti dona, ora si riprende
quello che ti ha appena donato,
fa come fa la bizzarra sorte.
Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati
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