domenica 27 maggio 2018

Temporale

Il tempolare non vuole scatenarsi, 
il cielo e' denso 
e la goccia che deve brillare 
sul mio cuore non scende. 
Mi pesano le ali in questa afa,
il grigio si espande intorno a me 
e piano piano mi nega. 
Esco a cercare vento che alzi le foglie 
e le ponga in mano mia 
bagnate di rugiada che disseta.
Da qualche parte cespugli profumati 
respingono la polvere
della strada deserta che percorro.

Lo senti questo jazz?
Sono i fiori del gelsomino 
che cantano per liberare versi. 
Torno a casa 
per racchiuderli nella pagina 
che voglio offrire a te.
autore: Ivana Tata @ tutti i diritti riservati lg.633/1941










domenica 6 maggio 2018

Il viaggio

Giri di ruote schiacciano l'asfalto 
e macinano chilometri. 
Come l'automobile che corre 
così la vita mi ha macinato l'anima. 
Nel mio viaggio 
ho inseguito venti forti su deboli vascelli, 
non ho guardato le nuvole che vivono 
solo le acque morte della terra nana 
e la stella è scomparsa dalla mia vista.

Sto correndo verso di voi che fuggite 
l'onda delle mie parole, 
la mia acqua salvifica non temete. 
Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941















domenica 10 settembre 2017

Vestire la notte

Suona la pioggia che cade
sull'asfalto e le anime
che non parlano cantano
con le gocce pesanti.
Le erbe che abitano il cuore
hanno bisogno di bere per fiorire
e profumare come negli alpeggi
e regnare placidamente
mentre veleggia nel sogno la nave.

Si arrampica sulla roccia
con agile passo di capra
il desiderio del mondo
e dall'alto della montagna
guarda laggiu' la terra secca
e allunga lo sguardo alla ricerca
di qualche germoglio fresco
che esprima attesa e il sole
ritorna e non s'arrende
e negli occhi del bambino nuovo
cerca la tunica per vestire la notte.
Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941





lunedì 10 luglio 2017

Nel tuo nulla ti ascolto

Nel tuo nulla ti ascolto, 
tu stesso inghiottito 
nel tuo malore, 
niente altro mi dici 
ma io ti ascolto e assolvo. 
E' il mio orecchio capace 
di accogliere le vibrazioni 
che, anche se stanco, ti premia, 
ma il mio cuore 
non ha più amore. 
Abbiamo lasciato la camera 
rivestita di rose e annegato 
nel profondo la voce dei violini, 
la canzone è terminata  
con la nota stonata. 
Il cameriere della luna 
ci ha empre servito bene 
nell'azzurra luce 
e ora ci porta un conto salato. 
La tua anima ha abbandonato 
questo amore di cui ha fatto uso 
e anche se non te ne sei accorto 
hai strappato e calpestato tutte le viole. 
La mia anima ha sbagliato binario 
e ora non mi resta che stare qui 
ad assaporare la notte che tu lasci.
Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941

sabato 24 giugno 2017

ventuno giugno

Questa mattina 
l'Estate 
mi ha consegnato il suo nome 
con un guanto di rose 
e per avvicinarsi a me 
ha messo le sue scarpe 
di erbe profumate 
e con i suoi occhi 
di un azzurro cielo 
ha guardato 
la punta del mio naso 
e vi ha deposto 
un bacio di gioia.
Autore:Ivana Tata @tutti idiritti riservati lg.633/1941




mercoledì 7 giugno 2017

Ti sento nell'aria

Ti sento nell'aria 
che mi avvolge il fianco, 
non sei calore, 
né delirio freddo, 
non sei profumo, 
sei essenza di poesia. 
Se ti abbraccio
la tua spina 
mi si conficca nel cuore 
e gocce di sillabe 
cadono su questa pagina. 
Parole e parole 
scrutano oltre il muro 
e prendono la forma 
che loro compete, 
anche ad occhi chiusi, 
si scrive da sé la melodia.
Aspetto su questa riva 
perché è qui che verrai 
a far luccicare il gelo, 
ad aprire le voci della notte 
ed io ti tratterrò nella rete 
con tutto il tuo sfavillio.
Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941



sabato 27 maggio 2017

Coraggio

Sui giovani alberi 
piantati nello spartitraffico 
tra le quattro strade 
arrivano ogni tanto 
uccellini a fare festa 
o a fare guerra ... non so. 
Vengono a cantare 
il loro amore 
all'estate che sarà 
o a reclamare spazio verde 
che sentono tintinnare
nei loro cuori ? 
Nel loro volo caldo e tenero 
veloce si manifesta l'allegria 
non turbata dal frastuono intorno. 
Il mio orecchio acuisce 
il loro cinquettio e 
lascia andare lontano 
la sensazione di nullità 
che provavo prima. 
Mi sento anch'io 
pronta a reclamare 
il mio spazio verde 
e pulsa il mio cuore 
di coraggio rosso e asciutto... 
ma dura poco,
fino a quando il suono
di un clacson non mi spaventa.
Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941